

La città rappresenta uno dei centri più fiorenti dell'arte contemporanea marocchina. A Essaouira, la bellezza non si ammira solo sulle tele. Quale sorprendente prospettiva forma quella stradina costeggiata da case bianche con le imposte blu! E quel sottile chiaro scuro sulla piazzetta di Bab el-Sebaa, con i tavolini dei caffé mori sullo sfondo, che vi invitano alla pausa per il tè! Quale precisione nei particolari della facciata dell'antica residenza del pascià, il museo Sidi Mohamed Ben Abdallah che racchiude i tesori dell'arte regionale! Come uscita da una tela di Delacroix, una folla eterogenea cammina per la rue Siaghine. Tutti ammirano i gioiellieri, eredi della straordinaria abilità degli orafi ebrei, che cesellano lunghi ed eleganti orecchini, fibule, braccialetti a cerniera, cavigliere e collane d'argento; poco oltre, le mani esperte degli intarsiatori lavorano il legno di tuia, di limone, l'ebano, con la madreperla o fili d'argento che ammaliano i passanti.
Sulla Skala della Casbah sono allineati i famosi cannoni di Essaouira. Questo luogo emerso dal passato fu scelto da Orson Welles per girare le scene in esterno del suo Otello. Salite sopra la torre quadrata. Ai vostri piedi danzano macchie di colori vivaci: sono le piccole flotte dei pescherecci. Le esclamazioni dei pescatori che distendono le reti e dei marinai che scaricano cassette di pesce argentato vi giungono attutite. L'aroma delle sardine alla griglia vi solletica le narici. Non ci si annoia mai contemplando il porto di pesca di Essaouira.
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