ETTA JAMES
THE GODMOTHER OF SOUL
Se ne è andata a pochi giorni del suo 74esimo compleanno, il 25 gennaio. Etta James, una delle più grandi voci della musica nera, interprete di soul, rhythm 'n' blues e jazz è morta. Malata di leucemia ( la prima diagnosi era arrivata all'inizio del 2011), era ricoverata in un ospedale californiano. La sua vita era stata difficile fin dall'inizio: nata a Los Angeles, figlia di una madre di colore e di un padre bianco che abbandonato la donna, aveva sentito forte il peso della propria diversità.
La sua carriera è cominciata quando era ancora adolescente. Nel 1950 la madre si era trasferita a San Francisco dove, a 14 anni, Johnny Otis grazie al quale forma un trio con altre due ragazze , «The Creolettes». Per singolare coincidenza, Johnny Otis, leggendario conduttore di una band che tra le prime ha reso il R&B popolare tra i bianchi («Willie and the Hand Jive»), è morto soltanto poche ora prima, anche lui in California, all'età di 90 anni. Ma la vera svolta della carriera di Etta James è arrivata a Chicago, appunto con Chess che ne intuisce l'enorme talento. Si tratta soltanto di scrivere la canzone che le calza a pennello e accade quasi subito. Nel 1961 la Chess Records pubblica il 45 giri di At Last, un blues lento, con l'aggiunta del tocco classico degli archi. Il successo è clamoroso e la voce profonda e potente di Etta conquista gli ascoltatori, non soltanto nel pubblico di colore. Un altro brano che diventerà famosissimo è Tell Mama (1968) , tradotto in diverse lingue (in Italia ebbe una versione dei «Ribelliç) e interpretato da numerosi artisti. Altri classic sono stati I'd Rather Go Blind e la sua interpretazione di Something's Got a Hold On Me.
"I JUST WANT TO MAKE LOVE TO YOU"